L’aria negli ambienti interni può essere cinque volte più inquinata dell’aria all’esterno. negli ambienti chiusi, senza la giusta circolazione, l’aria può caricarsi di polveri sottili e di CO2. Le polveri sottili si chiamano così in quanto sono fini e leggere, tanto da restare sospese in aria per molto tempo e per questo sono facilmente respirabili. Esse sono il risultato dei processi di combustione: principalmente derivante dai motori a scoppio dei veicoli (automobili, motociclette, camion, veicoli da traino alimentati a combustibile), le polveri sottili derivano anche dalla combustione dl legno e dalle attività delle industrie. Anche un eccesso di CO2 può essere molto pericoloso. La presenza di anidride carbonica in quantità eccessive è dovuta nelle case e nei piccoli ambienti principalmente dai caminetti, dalle stufe, dalle vecchie caldaie e dai vecchi scaldabagni, le cui prestazioni sono basse. Se ne evince che quindi l’inquinamento atmosferico non è una cosa che si riesca facilmente a lasciare fuori casa semplicemente chiudendo porte e finestre, ma un alto livello di inquinamento generale peggiora anche la salubrità degli ambienti interni.
Vivere in luoghi con aria viziata può causare vari disturbi come irritazioni agli occhi, mal di testa e problemi di insonnia, asma e allergie. La presenza costante di polveri sottili nell’aria può alterare e intaccare le funzionalità respiratorie, a discapito soprattutto dei soggetti più sensibili, provocando addirittura bronchiti, asma e rischio di tumore. Non vedendo ciò che si respira non ci si può accorgere e spesso viene attribuita la causa di questi disturbi ad altro, ma possiamo farci caso in una maniera molto semplice: se soffriamo di sintomi fisici persistenti quali starnuti, naso che cola, occhi arrossati e mal di testa, proviamo a notare se questi sintomi si riducono una volta usciti di casa. Se si riducono o addirittura spariscono, la causa potrebbe facilmente essere attribuibile al clima poco salubre dei nostri ambienti.
A questo punto è facile pensare che la soluzione sia quella di arieggiare spesso gli ambienti, così da favorire il ricambio dell’aria. Non si può dire che l’intuizione sia del tutto sbagliata, ma resta un luogo comune da sfatare. In città per esempio è difficile che si riesca a purificare l’aria di casa semplicemente aprendo le finestre, anzi, molto spesso il risultato è che otteniamo un ambiente interno meno salubre di quello che avevamo prima di aprire le finestre. Il compito di purificare l’aria che viene portata all’interno dall’ambiente esterno spetta ai condizionatori, deumidificatori e purificatori d’aria in generale. Sono proprio i filtri dei condizionatori ad essere incaricati di pulire l’aria che portano nei nostri ambienti. Per poter compiere questo fondamentale incarico, i filtri devono essere regolarmente igienizzati e sanificati e con loro anche gli apparecchi di condizionamento. Filtri non igienizzati e apparecchi non puliti regolarmente non lasciano fuori le polveri sottili o lo smog, bensì portano tutto all’interno dell’ambiente che stanno raffrescando.
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